Tassa servizio raccolta rifiuti – TARI

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La TARI è una tassa comunale dovuta dai soggetti che utilizzano un immobile a qualunque titolo. Essa coinvolge non solo i locali ma anche le aree che possano essere suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Con questo intervento si cercherà di analizzare gli aspetti soggettivi ed oggettivi che sono generatori del tributo.

A dire il vero essa ha avuto un’evoluzione normativa che gli ha addirittura cambiato nome nel tempo.

In maniera sintetica proviamo a ricostruirne la storia:

  • D.Lgs. 507/1993: dal 1993 vede la luce la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU);
  • D.Lgs. 22/1997: viene istituita la tariffa di igiene ambientale (TIA). La prima versione della TIA, detta anche TIA1 o TIA Ronchi, dal nome del Decreto che l'ha istituita avrebbe dovuto sostituire progressivamente la TARSU. Quest'ultima restava comunque applicabile per un periodo transitorio, durato a lungo grazie a numerose proroghe. Alcuni Comuni italiani si sono adeguati all'introduzione della TIA, disciplinandone la riscossione tramite specifici regolamenti. Altri hanno continuato ad applicare la TARSU sino alla fine del periodo transitorio;
  • D.Lgs. 156/2006: Introduzione della TIA ambiente denominata TIA2;
  • DL 201/2011: viene istituita la TARES, in vigore dall'1.1.2013, con contestuale abolizione delle precedenti forme del tributo (TARSU, TIA1 e TIA2). Il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, la TARES, prevedeva la copertura sia dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale, sia dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni;
  • Articolo 1, comma 641 e seguenti della L. 147/2013: vede la luce la TARI, che sostituisce la TARES, pur richiamandone in larga parte la disciplina. La disciplina della TARI fa riferimento al principio “chi inquina paga”, sancito dall'articolo 14 della Direttiva UE 2008/98/CE. I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico hanno la facoltà di applicare, in luogo della TARI, che ha natura tributaria, una tariffa avente natura di corrispettivo.

Vista la storia giuridica e di denominazione, vediamo ora di entrare nel merito della TARI.

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