La deducibilità degli interessi passivi dei soggetti IRES

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PREMESSE

Il decreto legislativo 142/2018 ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico il recepimento della Direttiva ATAD 1, la Direttiva UE 2016/1164.

La funzione di tale disposizione è quella di contrastare l’elusione fiscale derivante dall’accensione di finanziamenti, con la relativa deduzione fiscale degli interessi, non strettamente legati all’attività svolta.

In particolare la modifica di maggior rilievo riguarda la modalità di determinazione del ROL che, post modifica, risentirà della deducibilità fiscale delle componenti positive e negative contenute nelle lettere A e B dell’articolo 2425 del C.c.. Sinteticamente, le componenti del valore della produzione e dei costi di produzione dovranno essere considerate per il valore fiscalmente rilevante e non per il valore civilistico.

La seconda novità sta nel riporto delle eccedenze di ROL (Risultato Operativo Lordo). Infatti, prima della modifica era un riporto illimitato, mentre post modifica il riporto si limita a 5 periodi d’imposta.

Da ultimo, la decorrenza. Infatti il D.Lgs. 142/2018 è entrato in vigore dal 2019, prevedendo altresì una norma transitoria

In questo intervento vediamo di analizzare le regole di determinazione degli interessi passivi deducibili.

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